Nasce dalla storia e dall’eredità culturale e valoriale di Maria Eletta Martini il Centro di Ricerca a lei intitolato realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Fondazione per la Coesione Sociale Onlus e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
A firmare la Convenzione costitutiva questa mattina a Lucca sono stati il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Bertocchini, il presidente della Fondazione per la Coesione Sociale Maido Giovacchino Castiglioni, la Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Sabina Nuti alla presenza del professore Ordinario di Diritto Costituzionale della Scuola Sant’Anna di Pisa Emanuele Rossi, Presidente dello stesso Centro di Ricerca.
Il Centro di Ricerca Maria Eletta Martini è l’esito di un percorso partecipato e condiviso con le maggiori organizzazioni nazionali, il Coordinamento dei Centri di Servizio al Volontariato (CSVnet) e con il Forum del Terzo Settore. Il metodo e le finalità del Centro sono stati presentati in due successivi seminari, dove si è manifestata l’attenzione delle organizzazioni presenti per il suo scopo principale: realizzare e divulgare indagini scientifiche sui temi della cultura, della disciplina giuridica e della prassi del volontariato, del terzo settore e dell’impresa sociale, con particolare attenzione agli aspetti innovativi e contribuire al chiarimento e all’applicazione delle innovazioni normative della Riforma del Terzo Settore. Tutto questo evitando ogni possibile sovrapposizione con i servizi resi da altre organizzazioni ed in particolare dai Centri Servizio per il Volontariato.
Un Centro di ricerca che si propone quindi di studiare i fenomeni del volontariato e del terzo settore su scala nazionale ed internazionale. Lo scopo è quello di fornire strumenti di crescita in un contesto di grandi cambiamenti come quelli introdotti in Italia dalla riforma del Terzo Settore. Un mondo in continua crescita, come attestato anche dagli ultimi dati del Censimento permanente dell’Istat: nel 2017 sono 350.492 le realtà attive (il 2,1% in più rispetto al 2016) che impiegano 844.775 dipendenti (+3,9%) e sono il veicolo principale per l’impegno delle persone nel volontariato e nella cittadinanza attiva.
“Il sistema delle Fondazioni bancarie è uno dei principali finanziatori del Terzo Settore e del Volontariato – ha spiegato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Bertocchini. L’ACRI ha indicato alle Fondazioni aderenti la necessità di affinare gli strumenti di conoscenza, di definire al meglio gli obiettivi perseguiti in una logica di sistema con gli enti pubblici e sanitari nel settore sociale e di misurare la validità degli interventi. Il nuovo contesto normativo dentro cui operano le organizzazioni del terzo settore richiede un’attenzione sempre più qualificata. La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca vuole contribuire a creare un polo di ricerca di eccellenza, che si ponga come punto di riferimento per tutte quelle realtà, anche istituzionali, che operano per implementare il principio di sussidiarietà. Per questo abbiamo individuato nella Scuola Superiore Sant’Anna un’interlocutrice autorevole, sia per la qualità delle risorse umane, che per l’esperienza di ricerca maturate in tale settore”.
La Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Sabina Nuti ha sottolineato l’importanza del rapporto con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca “perché – ha affermato – produrre sinergia tra risorse economiche ed intellettuali significa moltiplicare le possibilità di conoscenza e rendere disponibili strumenti di sviluppo e contribuire alla costruzione di una cultura sociale. Da tempo la Scuola Superiore Sant’Anna dedica alla disciplina giuridica del terzo settore attività di ricerca, formazione e alta formazione anche tramite la collaborazione con altre università e centri di ricerca. L’approccio multidisciplinare del Centro di Ricerca Maria Eletta Martini contribuirà ad impreziosire ulteriormente questo lavoro”.
“La Fondazione per la coesione sociale – ha aggiunto il presidente Maido Giovacchino Castiglioni – opera nei settori dell’assistenza sociale e socio-sanitaria e partecipa alla fondazione del Centro Maria Eletta Martini fornendo anche l’assistenza amministrativa per realizzare le attività di ricerca. Operare nel sociale oggi significa anche porsi delle domande fondamentali su come evolvono i servizi, sul ruolo degli enti pubblici, privati e del terzo settore. Per questo la ricerca applicata deve risultare d’aiuto soprattutto a chi opera in questi ambiti per accrescere la consapevolezza del proprio ruolo in contesti sempre più complessi”.
Il Presidente Bertocchini e il Professor Emanuele Rossi hanno espresso il proprio ringraziamento alla famiglia Martini e in particolare a Gabriella e Chiara Martini per avere concesso di intitolare il Centro a Maria Eletta: forse per prima in Italia ebbe la sensibilità politica di indicare la centralità del volontariato nel corpo sociale del Paese e lavorò concretamente per rappresentarne necessità e obiettivi. “La terzietà e l’indipendenza del Centro – hanno sottolineato – rispetto ai portatori di interesse pubblici e privati è il tributo dovuto all’eredità di Maria Eletta Martini che non ha mai guardato al volontariato con spirito di parte, bensì con la convinzione che fosse la sua libertà a garantire la sua presa e i suoi risultati nel corpo vivo dell’Italia”.
L’attività di ricerca verrà condotta dal Centro Maria Eletta Martini secondo gli standard di riferimento nell’ambito delle scienze sociali, con indipendenza e autonomia rispetto ai portatori di interesse sia pubblici sia privati. La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca stanzierà un budget annuale per lo svolgimento dell’attività fissate in un programma di intervento e assicurerà l’operatività del Centro tramite la Fondazione di scopo per la Coesione Sociale. La Scuola Superiore Sant’Anna parteciperà tramite l’attività scientifica dei propri docenti e ricercatori e mettendo a disposizione il suo patrimonio di conoscenze, competenze e relazioni, nonché apportando direttamente o indirettamente risorse da progetti di ricerca.
“L’eredità culturale di Maria Eletta Martini – ha ricordato Rossi – è ancora viva e di grande attualità ed è naturale che un Centro di Ricerca sul volontariato in questa fase storica venga intitolato a lei e dalla sua riflessione prenda le mosse. L’interpretazione del volontariato dopo il nuovo Codice del Terzo Settore è impresa complessa e utile e c’è un diffuso bisogno a tutti i livelli di strumenti di comprensione e bussole di azione che solo la ricerca scientifica libera ed indipendente può fornire”.
Emanuele Rossi ha illustrato anche le prime linee di ricerca su cui il Centro lavorerà e che riguardano il riconoscimento normativo del volontariato, l’indagine sulla grande pluralità di forme di volontariato, il volontariato atipico, il rapporto fra volontariato stesso e mondo del lavoro e della politica, le misure di promozione e la cittadinanza attiva. Per definire e programmare le attività di ricerca il Centro Maria Eletta Martini si è dotato di un Comitato Scientifico presieduto dal prof. Rossi. Il Comitato sarà composto inizialmente da altri quattro docenti: Pierluigi Consorti, Andrea Salvini, Cinzia Canali e Luca Bagnoli; Luca Gori, ricercatore in Diritto Costituzionale alla Scuola Superiore Sant’Anna, ne sarà il direttore.