Interesse e intensa partecipazione per l’avvio del corso “Una persona, una storia“, organizzato in collaborazione fra l’Azienda USL Toscana nord ovest e la Fondazione per la Coesione Sociale con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e del Centro di Ricerca Maria Eletta Martini.
Il primo dei cinque incontri in programma si è svolto nell’Auditorium “Da Massa Carrara” luned 18 marzo con la partecipazione di oltre cento persone e le docenze di Elena Vivaldi (professoressa associata di diritto costituzionale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), Andrea Chiappetta (assegnista di ricerca in Diritto costituzionale presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), Luca Gori (ricercatore in diritto costituzionale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) e Viola Cappelli (titolare di assegno di ricerca presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa).
Previste, nei prossimi incontri, anche le lezioni di Carlo Francescutti (dirigente SS Integrazione sociosanitaria e responsabile del Servizio di Integrazione lavorativa presso l’azienda sanitaria del Friuli occidentale), Simone Zorzi (dirigente Servizi per le Disabilità – Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale) e Vanna Niccolai (antropologa, Counselor Maieutica Relazionale, Formatrice).
Gli argomenti approfonditi nel primo appuntamento sono stati i seguenti: “from institutions to community living: la deistituzionalizzazione delle persone con disabilità nel contesto normativo sovranazionale e nazionale”, “gli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, “il ruolo degli enti del terzo settore nello sviluppo della personalità delle persone con disabilità” e “la mappatura delle disabilità nel territorio toscano”.
Il corso propone un’esperienza di formazione rivolta a un gruppo di operatori ASL, Comuni e ETS per approfondire le tematiche del lavoro in equipe e dell’implementazione dei percorsi di accompagnamento alle traiettorie di vita delle persone con disabilità.
Risulta infatti sempre più urgente l’esigenza di formulare linguaggi comuni, adottare metodologie di lavoro condivise e co-progettare pratiche e strumenti che rendano più efficace e efficiente il lavoro delle equipe interprofessionali nell’accompagnamento delle persone con disabilità, con particolare riferimento alle disabilità, intellettive, disturbi del neurosviluppo e con provenienza da disturbo psichiatrico.