E’ stata protagonista di decenni di vita politica, parlamentare e sociale dell’Italia del novecento: a cento anni dalla nascita, e undici dalla scomparsa, le tracce dell’inesauribile impegno di Maria Eletta Martini rimangono nella storia e nella legislazione del nostro Paese. La Camera dei Deputati ha voluto dedicarle un volume che raccoglie i principali discorsi parlamentari e interventi pubblici e la casa editrice Maria Pacini Fazzi ha da poco ristampato “Anche in politica cristiani esigenti“, il libro scritto dalla Martini 25 anni fa in cui tracciò una sorta di testamento politico, insieme dei principi che avevano ispirato la sua azione.
Il 18 aprile, alle 17.30 nella Sala Ademollo di Palazzo Ducale, la sua figura verrà ricordata in un convegno organizzato dal Centro di Ricerca a lei intitolato e costituito alla fine del 2019 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dalla Fondazione per la Coesione Sociale.
L’evento è promosso in collaborazione con la Provincia di Lucca e vedrà i saluti del presidente Luca Menesini, di Raffaele Domenici per la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Lucia Corrieri Puliti per la Fondazione per la Coesione sociale e gli interventi di Emanuele Rossi (Scuola Superiore Sant’Anna e Centro Ricerca Maria Eletta Martini) e delle onorevoli Rosy Bindi e Silvia Costa le quali hanno avuto in Maria Eletta Martini un punto di riferimento importante nella loro storia politica. Durante l’incontro Giulia Perelli, attrice, performer e videoartista, leggerà alcuni brani tratti dal volume della Camera dei Deputati.
L’evento è aperto al pubblico e ci sarà la presenza anche della famiglia Martini che nel 2020 ha voluto donare al Centro di Ricerca l’archivio personale di Maria Eletta. Contiene una vasta produzione di interventi pubblici, relazioni, corrispondenze, saggi, interviste, rassegne stampa, documenti politici e parlamentari. Un archivio personale che rappresenta il cuore della sua vita pubblica e dell’impegno politico.
Note biografiche di Maria Eletta Martini
Nata il 24 luglio 1922 e deceduta il 29 dicembre 2011 a Lucca, è stata fondatrice e presidente fino al 2008 del Centro Nazionale per il Volontariato (Cnv), oltre ad aver contribuito alla genesi della legge 266 del 1991. Fu anche “staffetta partigiana” nella seconda Guerra mondiale. Dal 1978 al 1983 ricoprì l’incarico di vicepresidente della Camera dei deputati sotto le presidenze di Pietro Ingrao e di Nilde Iotti. Membro e dirigente delle organizzazioni giovanili cattoliche, dal 1951 al 1963 prima e dal 1990 al 1993 poi, è stata consigliere comunale a Lucca. Nel corso della sua lunga carriera ha lavorato per le commissioni lavoro, giustizia, antimafia, sanità (di cui è stata presidente), servizi segreti, esteri e affari europei. Vicepresidente nazionale del Centro Italiano Femminile, si era interessata alla tutela dei diritti umani e alla promozione delle fasce di emarginazione sociale. Relatore delle leggi sull’aborto e il divorzio, ha portato a conclusione la legge istitutiva del servizio sanitario nazionale e si è impegnata nelle leggi sull’adozione e l’obiezione di coscienza, cooperazione allo sviluppo e normative Stato-Chiesa.